Mimmo Lucano sindaco di Riace è agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e irregolarità nell’appalto per la raccolta dei rifiuti. Nei confronti della sua compagna, Tesfahun Lemlem, è stato emesso un provvedimento di divieto di dimora.
Se accogliere le persone, ripopolare un paese, produrre occasioni di lavoro invece che assistenza, costruire prospettive per il futuro invece che imprigionare persone che non hanno commesso reati, se tutto questo significa favorire l’immigrazione “clandestina”, allora noi sosteniamo chi la favorisce e stiamo dalla sua parte.
L’arresto di Mimmo Lucano è in piena continuità con i provvedimenti presi in questi mesi nei confronti di chi tenta di attraversare il Mediterraneo, dal rifiuto di far approdare nei porti italiani le navi che salvano i naufraghi in mare al recente decreto targato Salvini, nonché con i tentativi di criminalizzare le ONG che salvano vite umane.
E’ l’ennesimo chiaro attacco a un modello di accoglienza e di gestione dell’immigrazione che contraddice tutti i luoghi comuni del razzismo.
Vogliamo sottolineare che la Procura di Locri ha fatto cadere le contestazioni di malversazione, truffa ai danni dello Stato e concussione: non ci sono illeciti e nessuno ha mai intascato un centesimo.
L’arresto di Domenico Lucano è un segnale gravissimo della degenerazione in atto nella politica italiana, il tentativo accanito di distruggere esperienze democratiche di convivenza e di reale sviluppo.
SIAMO AL FIANCO DI DOMENICO LUCANO, DI TESFAHUN LEMLEM DEI CITTADINI E DELLE CITTADINE DI RIACE, DI TUTTI COLORO CHE COSTRUISCONO LA STRADA DELL’INCONTRO E DELLA CONVIVENZA FRA LE PERSONE E FRA I POPOLI
la Rete Antirazzista Fiorentina
il Coordinamento Basta Morti nel Mediterraneo