La solidarietà non è un reato
appello a favore di Mimmo Lucano – intellettuali, registi, avvocati e professori francesi ritengono che la condanna di Lucano abbia il solo scopo di dissuadere coloro che attuano la solidarietà con i migranti. “Di fronte al clima di crescente odio razzista e xenofobo che conoscono l’Italia, la Francia e molti paesi europei, è imperativo che chi, come Mimmo Lucano, ha difeso i diritti dell’uomo più elementari e trasformato un villaggio morente in luogo di vita, continui ad essere salutato per la sua azione e il suo coraggio piuttosto che trasformato in delinquente per soddisfare l’estrema destra. La solidarietà non è un reato! “ (da il manifesto 1.11)
Diario dal 27 ottobre
27 ottobre
- Lanciata la manifestazione nazionale di solidarietà e protesta per il 6 e 7 novembre a Riace. Zanotelli: “per stare vicini e unirci in un abbraccio, per Mimmo Lucano e per l’intera comunità in quel luogo che è stato laboratorio politico negli ultimi anni»
- Vita – Fra i volontari di Roccella Jonica – Negli ultimi mesi sono più di 3000 le persone arrivate a bordo di barche a vela o pescherecci, relitti del mare che nemmeno lontanamente potrebbero navigare, figuriamoci trasportare centinaia di persone. Urgente una nuova struttura per la prima accoglienza.
- La Stampa – La vergogna dell’Occidente di Francesca Mannocchi – A Kabul sono scomparse le ragazze dalle scuole… Le rifugiate: «l’esilio è un’altra forma del morire». Le donne afghane con i loro cartelli bianchi, le loro grida e il coraggio che dimostrano ci chiedono di dimostrare di saper fare la nostra parte, non soltanto supportando le proteste, ma anche liberando i fondi congelati per gli aiuti umanitari.
28 ottobre
- Internazionale – L’Europa non rispetta l’impegno di accogliere i profughi afgani di Annalisa Camilli – “Abbiamo chiesto ai governi europei un impegno concreto che abbiamo articolato in tre punti: reinsediamenti, corridoi umanitari, ricongiungimenti, ma anche un’accoglienza giusta ed equa degli afgani che sono già in Europa o che sono alle frontiere europee, al momento infatti quelli che si vedono negato l’asilo in Europa, rischiano di essere rimpatriati in Afghanistan e molti sono respinti alle frontiere europee”, ha dichiarato Leila Bodeaux di Caritas Europe
- La Stampa – Israele oltraggio ai palestinesi – «Ci sbattono fuori dalle nostre case, e adesso vogliono portaci via persino i nostri morti», è il grido di rabbia degli abitanti arabi della Città Santa. Le ruspe divelgono le sepolture e proseguono con la costruzione di un «percorso e parco biblico» alle porte di Gerusalemme Est.
29 ottobre
- il manifesto- I rifugiati di Tripoli: “Vivere è nostro diritto, lotteremo fino alla fine”. Continua il presidio permanente nella capitale libica. Da 28 giorni migliaia di rifugiati, stanchi di subire ogni genere di soprusi, sono fuggiti dall’inferno di un centro di detenzione e si sono accampati davanti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati senza riparo né cibo.
30 ottobre
- Avvenire – Dove la rotta balcanica è diventato un cimitero di Nello Scavo – Frontiera tra Bosnia e Croazia, lungo la strada che conduce al confine, su una collinetta sta crescendo un cimitero con tanti caduti senza nome. i morti senza nome sono stati vittime di un respingimento. Di solito, i respinti vengono spogliati e ripuliti di ogni centesimo e ogni ricordo. Dovessero morire, di loro non resterebbe che un mucchio di terra. E nessun colpevole.
31 ottobre
- Avvenire – Famiglia divisa. Per un timbro – Da quasi cinque anni un siriano e i suoi tre ragazzi minorenni non possono raggiungere la madre in Germania, ora con un lavoro stabile. Fuggiti dalla Siria, in Grecia la mamma riuscì a salire su un aereo per Berlino mentre padre e figli furono bloccati. Vista l’impossibilità di un ricongiungimento per vie legali, percorrono a piedi il cammino per avvicinarsi alla Germania. Ora sono arrivati in Bosnia, ma la strada è ancora lunga e piena di sofferenze
- Redattore Sociale – Basta morti e respingimenti. Il nuovo Patto europeo cancella i diritti – Si è concluso “Sabir” il festival delle culture mediterranee con una dichiarazione congiunta delle organizzazioni promotrici. “L’alternativa si costruisca aprendo canali di accesso legali, effettuando operazioni di salvataggio nel Mediterraneo”
- L’Espresso – Blocco dell’Est – Il racconto della frontiera, tra i migranti che cercano di entrare in Europa. I burocrati di Minsk li illudono, l’esercito di Varsavia li respinge. E loro resistono nei boschi.
- Rifugiati e mercato del lavoro – Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – Bando Welcome 2020-2021- È il progetto per promuove l’inserimento lavorativo dei rifugiati. Le statistiche dimostrano che con l’inclusione di rifugiati, le aziende hanno vantaggi: 1 – i dipendenti delle aziende inclusive sono generalmente più produttive; 2 – si favorisce l’impegno e la crescita di tutto il personale, migliorando la partecipazione e la collaborazione; 3 – migliora la reputazione dell’azienda nei confronti dei consumatori.
1 novembre
- 1.11.1911 – un “orgoglio” italiano: è dell’Italia il primato del primo bombardamento aereo della storia, avvenuto il 1 novembre 1911 in Libia. Festeggiò il quotidiano La Stampa di giovedì 2 novembre: “Gli aviatori iniziano la guerra nuova gettando bombe in un accampamento nemico”. È cominciato così e non finisce più.
- World Kobane Day – Non dimentichiamo la resistenza delle sorelle e dei fratelli del Rojava che hanno sconfitto le barbariche forze dell’ISIS. Non dimentichiamo Lorenzo Orsetti “Orso” e tutti i caduti in difesa dei valori di civiltà e del confederalismo democratico curdo.
Al Cinema della Compagnia- ore 21- martedì 9 novembre
link delle prevendite online per il documentario
Il biglietto è acquistabile da questo momento anche alla cassa del cinema.
REGIA: Dario Salvetti
ANNO: 2021
PAESE: Italia
DURATA: 40 min.
INGRESSO: 6€ intero/ 5€ ridotto
TEKOŞER – IL PARTIGIANO ORSO
Fortemente ispirato al libro “Siria, scritti dal nord est”, il documentario Tekoşer, di Dario Salvetti, segue la vicenda di Lorenzo Orsetti (Orso), ragazzo di Rifredi partito alla fine del 2017 per sostenere la rivoluzione dei popoli del Rojava e combattere l’Isis.
Da Firenze Rifredi al nord della Siria, nel Rojava e poi di nuovo a Rifredi, passando per la battaglia di Afrin e di Deir el Zor negli ultimi giorni della campagna militare contro l’Isis e con la minaccia incombente della Turchia di Erdogan. Un viaggio che si snoda tra le interviste al padre e al cugino di Lorenzo, gli interventi di altri volontari internazionali partiti per il Rojava e le parole stesse di Lorenzo Orsetti.
Un documentario che spazia anche visivamente dagli scorci di Rifredi, resi con l’effetto timelapse a sottolineare lo scorrere della nostra routine, fino ai combattimenti in Rojava. Nel fare questo si appoggia sulle illustrazioni originali di Giulio Peranzoni che richiamano a loro volta i numerosi murales e graffiti che contraddistinguono lo spazio urbano ripreso dall’occhio della telecamera.
Un omaggio a Rifredi, una testimonianza della causa curda, della lotta antifascista e internazionalista contro l’Isis e infine una commossa riflessione sul senso della vita: Tekoşer, il partigiano Orso prova ad amalgamare il tutto con un montaggio che punta consapevolmente sul ritmo e sull’intensità. E’ una testimonianza e un ricordo di Lorenzo e un omaggio alla sua causa.
“La storia di Lorenzo Orsetti, “Orso”, giovane fiorentino che nell’agosto 2017 è andato nella Siria del Nord-est per combattere a fianco delle popolazioni di quei territori contro l’aggressione dell’Isis e per la realizzazione di un modello sociale democratico e inclusivo, il Confederalismo Democratico, trovandovi la morte il 18 marzo 2019, ha colpito l’immaginario di molti. Tanti si sono chiesti quali siano state le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta così radicale e importante: questo docu-film attraverso il confronto con la realtà quotidiana nella quale si è formato Lorenzo, Firenze e il quartiere di Rifredi, e la testimonianza di chi lo ha conosciuto vuole dare una risposta a queste domande. Il documentario ci mostra un giovane uomo inserito profondamente nel suo contesto sociale, ma al tempo stesso ricco di una profonda idealità, di una aspirazione ad un mondo diverso e migliore: proprio attraverso la conoscenza delle sue radici e quella delle sue aspirazioni possiamo capirlo meglio. Molte immagini tratte da manifestazioni, cerimonie… ci mostrano poi quanto questo suo radicamento nella storia e l’aver coltivato alti ideali sia stato capito e condiviso, dato che tanti giovani l’hanno sentito uno di loro e lo hanno concretamente dimostrato. La presenza poi di molti brani tratti dal libro “Orso Tekoser, reportage dalla Siria del nord-est” che raccoglie i suoi scritti relativi a questa esperienza, insieme agli spezzoni di interviste che ha rilasciato, ce lo ha mostrato in tutta la sua umanità, dando corpo ad una figura che mai si mostra retorica o enfatica, ma sempre molto umana e al tempo stesso eroica nella sua decisione e impegno. Come famiglia ringraziamo il regista Dario Salvetti, col quale abbiamo condiviso la realizzazione di questa bellissima opera, e tutti coloro che vi hanno partecipato dando il proprio contributo.” (Annalisa e Alessandro Orsetti)
Alla proiezione saranno presenti il regista Dario Salvetti, Annalisa e Alessandro Orsetti, Federico Micali, Don Andrea Bigalli e Padre Bernardo Gianni.