Una corona di filo spinato
“Ci pare che Resq, «la nave degli italiani» che solca il Mediterraneo per salvare «esseri umani, leggi e diritti», sia tra le luci accese nell’eterna notte della Repubblica. Italiani che accolgono stranieri: e che per accoglierli li strappano al mare, perché non siano riconsegnati alle carceri libiche – a torture pagate con i soldi delle nostre tasse. Resq salva la nostra stessa identità: «Profugo … povero, ignoto, io vago fra i luoghi deserti di Libia / dall’Europa … respinto»: sono parole del primo canto dell’Eneide, a parlare è Enea. «Profugo … povero, ignoto, io vago fra i luoghi deserti di Libia / dall’Europa … respinto»: se questo è il mito fondativo di Roma, come potremmo essere più fedeli alla traditio, al passaggio di mano della cultura? Siamo stranieri in Italia: da sempre meticci, fusi, diversi, sangue misto, bastardi. Questa la nostra storia: questo il nostro progetto per il futuro. Questo, in una università in cui si impara a diventare stranieri, è davvero il nostro lavoro di ogni giorno. La nave Resq dice di sé, lo abbiamo sentito, che salva non solo i corpi, ma anche le leggi. Già, le leggi. Oggi vorrei ricordare che costruendo le basi culturali per aprirci agli stranieri, la nostra università è dalla parte della legge, dell’ordine. È bene ricordarlo, in un’Italia in cui legge e ordine sembrano essere diventate bandiere di chi i migranti li sequestra sulle navi, o li vorrebbe affondare sui barconi.”
dalla prolusione all’anno accademico 2021-2022 tenuta dal Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari
Diario dal 10 novembre
10 novembre
- La Stampa – Migranti, gli errori dell’Europa di Karima Moual – La trappola in cui sono finiti iracheni, siriani e afghani, spinti dalla Bielorussia a forzare il confine mentre la Polonia li rimanda al mittente, è la fossa che si è scavata l’Europa. È il momento di tirare le somme sulle politiche di immigrazione, cambiare pagina, smetterla di pensare di delegare altri pagando per non vedere la drammaticità di tale scelta.
- Internazionale – Alla frontiera polacca una crisi umanitaria orchestrata da Minsk di Pierre Haski In ritorsione alle sanzioni imposte dall’Unione europea il regime bielorusso favorisce l’arrivo di migliaia di migranti e il loro passaggio in Polonia. Varsavia protesta, ma a nessuno sembra interessare la sorte dei profughi.
- Mosaico di Pace – Una fiala di profumo di Tonio Dell’Olio – Abbiamo già parlato di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi e della loro associazione triestina Linea d’ombra, chinati sulle ferite dei migranti che giungono a Trieste dopo aver camminato giornate intere in condizioni disumane. Dopo essere stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i due coniugi, lui 85 anni, non si sono scoraggiati, tutt’altro. Ogni notte sono fuori dalla stazione di Trieste ad attendere quei ragazzi e a curare i loro piedi feriti. Mi colpisce che Lorena a un certo punto tiri fuori una fiala di profumo. Nella mia rozzezza non penso che sia esattamente ciò di cui hanno bisogno, ma lei spiega che c’è una grande dignità in queste persone e che talvolta hanno pudore ad avvicinarsi anche perché non fanno una doccia da giorni e giorni. Quella fiala di profumo più che nascondere il cattivo odore, conferisce dignità. E ogni notte sono lì, a curare i piedi piagati, a cercare un nuovo paio di scarpe e a regalare un po’ di profumo alla vita di chi cerca solo di vedere riconosciuta la propria dignità.
11 novembre
- Associazione Carta di Roma– Passaporti, basta privilegi di Antonella Sinopoli – Voci Globali– Diritto alla mobilità e libertà di movimento a tutti i cittadini del mondo. Appello alla Commissione Europea per rivedere la politica dei visti, consentendo ai cittadini africani e del resto del mondo che oggi non hanno la possibilità di viaggiare legalmente lo stesso diritto e libertà di movimento che hanno gli europei. Un diritto che trova riconoscimento nelle Carte Costituzionali dei Paesi occidentali, nella Carta dei Diritti dell’Unione Europea e nella stessa Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Diritto che però, di fatto, consente solo ai cittadini dei Paesi ricchi, per lo più nell’emisfero occidentale del pianeta, di viaggiare, prendere aerei, decidere qualsiasi meta. Per gli africani, spesso, l’unico modo per liberarsi dal giogo è tentare la sorte lungo la strada del deserto e quella del Mediterraneo.
- Redattore Sociale – Reato di solidarietà a Pordenone – Non luogo a procedere per le tre donne rinviate a processo per aver occupato un parcheggio e aver dato coperte e riparo a più di 60 persone migranti, escluse dall’accoglienza.(ne avevamo parlato nel diario dal 13 ottobre)
- Agenzia Dire – Dopo una notte in balia di una tempesta, la Ocean Viking, nave di Sos Mediterranee, approda ad Augusta con 306 persone tratte in salvo
- Avvenire – I migranti sfondano le recinzioni di Nello Scavo – Tre gruppi di profughi dalla Bielorussia passano il confine ed entrano in Polonia: 50 arresti. Schierati 20mila soldati. Varsavia rifiuta l’intervento di Frontex che avrebbe ripristinato le richieste di asilo. Oggi il Consiglio di sicurezza Onu. Sul lato bielorusso, i migranti sono malmenati e spinti a bucare il reticolato. Sul lato polacco gruppi naziskin ad accoglierli.
- Avvenire – La Ue fa fronte contro Minsk Ma si spacca sui muri ai confini – L’Ue dovrà discutere del possibile finanziamento dei muri ai confini esterni. Mentre si aggrava la crisi dei migranti dalla Bielorussia verso Polonia, Lettonia e Lituania, nella spinosa questione che ha già diviso i Ventisette al vertice di ottobre entra ora a gamba tesa lo stesso presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, creando una clamorosa spaccatura con la Commissione.
13 novembre
- il manifesto – Un po’ di colonialismo verde nascosto nelle pieghe di Marinella Correggia – Quale energia per i paesi poveri. I paesi del Sud e i poveri del mondo subiscono gli impatti climatici più tragici, e al tempo stesso più di 1 miliardo di persone in 48 paesi dell’Africa sub-sahariana sono responsabili di meno dell’1% delle emissioni globali cumulative di anidride carbonica
- il manifesto – La guerra infinita agli intrusi privati di ogni umanità.di Guido Viale – Nel nostro futuro c’è una guerra sempre più intensa contro una moltitudine crescente di genti escluse dal novero degli esseri umani, condannate allo sterminio; per loro, in un mondo stravolto dalla crisi climatica e ambientale non c’è più posto. Decine di migliaia di profughi si ammassano ai confini dell’Europa, degli Stati uniti e dell’Australia: alcuni per sfuggire a guerre e bombardamenti; altri costretti dall’impossibilità di sopravvivere nelle loro terre devastate; molti spinti dal desiderio di sfuggire a un ambiente senza futuro (come fanno migliaia di giovani italiani).
- La Stampa Al di qua del filo spinato di Mattia Feltri – Riflettete sulla cifra: duemila in attesa alla soglia di un continente di 450 milioni. Per impedire che questi disperati muoiano mentre i leader europei litigano, i contadini polacchi portano cibo di nascosto. Il riconoscimento dell’uomo da parte dell’uomo in Europa fu stabilito tre secoli fa. Abbiamo tradito questa idea mille volte. A ricordarcelo sono dei contadini polacchi.
- Left – Giuliano Pisapia: smonteremo la condanna in primo grado a Mimmo.
14 novembre
- Agenzia ONU per i Rifugiati – esodi forzati in aumento nella prima metà del 2021 – più di 84 milioni sono le persone costrette nel mondo a fuggire a causa di conflitti, violenze e cambiamenti climatici. L’incremento rispetto alle 82,4 milioni di persone costrette a fuggire registrate a fine 2020 deriva in larga parte dall’aumento di sfollati interni, con sempre più persone in fuga dai molteplici conflitti in tutto il mondo, specialmente in Africa. Il fallimento della Conferenza di Glascow sul clima comporterà inevitabilmente un ulteriore aumento delle migrazioni. Si stima che entro il 2050 il numero delle persone costrette a lasciare le proprie case, salirà a 250 milioni. Il fatto certo che le migrazioni indotte dalle crisi climatiche e dai crescenti conflitti nel mondo aumenteranno ci dovrebbe far riflettere sulla necessità di una giusta politica delle migrazioni da parte dedll’UE. I muri, i reticolati, il mancato soccorso in mare, i respingimenti sono soltanto causa di sofferenza e di morte. Non potranno mai fermare l’esodo di persone che fuggono da condizioni di vita impossibili.
- Avvenire – Calais, così i migranti delle “giungle” gettano fatica e sogni nella Manica – Asiatici e africani ogni notte tentano il passaggio, via mare o su treno, verso le bianche scogliere di Dover, in questo mese di novembre, con picchi di traversate: fino a un migliaio a notte. Oltre 200 le persone morte negli ultimi venti anni.
16 novembre
- Avvenire – Una cortina di ferro per i migranti di Nello Scavo – Il business miliardario della paradossale difesa da esseri umani disarmati, costretti alla fame e al freddo. Muri o barriere invisibili, popolate di satelliti, droni, aerei militari, e milioni di euro alla Turchia di Erdogan e ai guardiacoste-trafficanti della Libia.
- Avvenire – Diecimila guardiani per difendere i confini e la spaccatura sul finanziamento dei muri di Giovanni Maria Del Re – Il nuovo bilancio comunitario 2020-2027 prevede impegni per 9,8 miliardi a favore di asilo e integrazione e 6,2 miliardi per il controllo delle frontiere esterne.
- Avvenire – Se questa è Europa… Una corona di filo spinato di Marco Tarquinio – Il filo spinato sta sostituendo le stelle d’Europa. I confini e i tradimenti dell’Unione. Da Est a Ovest, da Nord a Sud. La Polonia annuncia la costruzione di muri al confine con la Bielorussia con il finanziamento diretto o indiretto dell’Unione Europea. Dai respingimenti nel Mediterraneo alle barriere sulla rotta balcanica, l’Europa si blinda. Per svuotamento di valori. Su questo contano gli avversari – esterni e interni – dell’Unione, sui deficit morali e sulle paure. Se questa è l’Europa, incrudelita e tradita, noi non possiamo più dirci europei.
- Avvenire – I rifugiati? Nella Ue una minoranza di Maurizio Ambrosini – Nell’UE, le richieste d’asilo diminuiscono! – 200.000 in meno rispetto al 2019 E l’Italia ne ha meno di altri paesi europei, ospita 3,5 persone ogni 1.000 residenti.
Lunedi 22 novembre a Scandicci “L’umanità non si processa” – Una cena per sostenere Mimmo condannato a pagare 750 mila euro – ristorante La Valle dei Re – piazza Piave – Scandicci prenotazione: 055 6142359 — 3771204213
Promossa da: Controradio Club, Associazione “A buon diritto”, Arci, Anpi.