I diari della settimana In primo piano

DIARIO DELLA SETTIMANA DAL 15 LUGLIO

L’isola Spagnola [Hispaniola, piú nota come Haiti] fu la prima dove approdarono i cristiani dando principio alle immense stragi e distruzioni di queste genti, e per prima distrussero e resero deserta, cominciando i cristiani a servirsi delle mogli e dei figli degli Indiani, e a far loro del male, e a mangiare le sostanze dei sudori e delle fatiche loro, non contentandosi di quello che gli Indiani davano loro spontaneamente, secondo quanto ciascuno possedeva, che è sempre poco. Essi, infatti, non sogliono tenere piú di quello che serve al loro bisogno ordinario e che accumulano con poca fatica, e quello che basta a tre case di dieci persone l’una per un mese, un cristiano se lo mangia e lo distrugge in un giorno. Gli Indiani, dopo subite molte violenze e vessazioni, cominciarono ad accorgersi che quegli uomini non dovevano essere venuti dal Cielo. Fu allora che gli indiani cominciarono a cercare il modo di cacciare i cristiani dalle loro terre. Diedero mano alle armi, che però sono assai deboli e poco adatte ad offendere e ancor meno atte alla difesa: tutte le loro guerre sono poco piú che i giochi di canne dei fanciulli delle nostre parti. I cristiani, con i loro cavalli, spade e lance, cominciarono a fare crudeli stragi tra quelli. Entravano nelle terre, e non lasciavano né fanciulli né vecchi né donne gravide né di parto, che non le sventrassero e lacerassero come se assaltassero tanti agnelletti nelle loro mandrie.
da: Bartolomeo de Las Casas, Istoria o Brevissima Relazione della Distruzione delle Indie

Diario dal 15 luglio

15 luglio

  • Avvenire – Zaki interrogato per la prima volta – lo studente è in carcere da 17 mesi, e dopo l’interrogatorio – il primo in assoluto – a cui è stato sottoposto lunedì in presenza di una sua legale, ha visto prolungarsi di altri 45 giorni la custodia cautelare.
  • Avvenire – Triplicati i rimpatri e raddoppiati i morti nel Mediterraneo – la rotta del Mediterraneo tra Libia e Italia si riconferma la rotta più letale al mondo. Amnesty International: nuove prove di orribili violazioni dei diritti umani. «Terribili conseguenze della cooperazione in corso tra l’Europa e la Libia in tema d’immigrazione e controllo delle frontiere».
  • Mediterranea Saving Humans – La Camera dei deputati ha votato a favore del rinnovo del finanziamento degli accordi di cooperazione con la Libia. Altro denaro pubblico a sostegno di chi viola i diritti. Noi continueremo a salvare vite, .EMERGENCY, Medici Senza Frontiere, Open Arms Italia, ResQ – People saving people, Sea-Watch. Watch The Med – Alarmphone. SOS MEDITERRANEE Italia

16 luglio

  • Il manifesto – Omissione all’estero – L’Italia continuerà a finanziare la Guardia costiera libica. Via libera al supporto delle milizie di Tripoli. Si continua a morire nel Mediterraneo e nei lager libici ma l’accordo per il contenimento dei flussi e esternalizzazione delle frontiere, rimane. Nessun compito di ricerca e soccorso».
  • Domani – Sull’aereo che salva i migranti dal mare e dai libici – Per quasi sei ore, i volontari francesi sono aggrappati ai binocoli, osservano le onde del Mediterraneo centrale. Ma quando segnalano un barcone di legno con oltre 300 migranti, la guardia costiera libica non effettua il salvataggio ma punta verso Tripoli. Toccherà alla Ocean Viking intervenire, tre ore dopo.

19 luglio

  • Internazionale – In Belgio i sans-papiers lottano per i loro diritti – In Belgio i sans-papiers lottano per i loro diritti Dal 23 maggio oltre 450 persone senza documenti portano avanti uno sciopero della fame a Bruxelles per chiedere di essere riconosciuti dal paese in cui vivono e lavorano da anni. È una lotta per la dignità di tutti

20 luglio

  • Avvenire – In mare arriva la Croce Rossa  di Nello Scavo – la Croce rossa internazionale a bordo della Ocean Viking, la nave di soccorso di Sos Mediterranee.. Malta e Italia rischiano di trovarsi davanti a un dilemma: trattare la Federazione internazionale della Croce rossa (Ifrc) come una Ong da boicottare, rischiando di finire davanti alla giustizia internazionale, oppure discriminare le altre organizzazioni.
  • Nigrizia – Un nuovo studio conferma quanto già da tempo risaputo, ma negato dalla narrazione mediatica e politica sulle migrazioni. Non sono le rotte dal Sud al Nord del pianeta le più battute, ma quelle interne al Sud. Anche in Africa

21 luglio

  • a Voghera, assessore spara e uccide 39enne – Il colpo di pistola esploso verso l’uomo di origini marocchine dopo un alterco tra i due. In un paese civile e democratico un assessore non spara ad una persona. La giustizia fai da te non può avere cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza”. Ma il fatto non ci stupisce più di tanto, tenuto conto della diffusione delle armi, della retorica sulla legittima difesa e del valore della vita di un immigrato. Come ha scritto  Luigi Manconi su La Stampa «sarebbe sciocco non tenere in conto anche un certo clima tendente a giustificare l’aggressività e a deprezzare la mitezza; e una determinata sottocultura che esalta le maniere spicce e i metodi forti».
  • Avvenire – Mediterraneo Nel mare ci sono gli “invisibili” – Spagna, la denuncia della Ong “Caminando Fronteras”: oltre 2mila persone morte o scomparse «Mai così male da 14 anni, si sta normalizzando una strage». La rotta atlantica si conferma la più letale per i migranti, seguita da quella di Alborán, dello Stretto di Gibilterra e della rotta algerina.

22 luglio

  • Avvenire – Nuovo naufragio, almeno 20 morti «La tragedia delle donne in Libia» – Nuove stragi: persone annegate e altre riportate in Libia. La rappresentante per l’Italia e la Santa sede dell’Onu per i rifugiati: chi arriva dalla Libia ha alle spalle un vissuto drammatico. Donne incinte e persone con gravi disabilità arrivano in percentuale più elevata che in passato».

24 luglio

  • Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi a capo dell’associazione di volontariato triestina Linea d’ombra rinviati a giudizio con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a scopo di lucro. Si mette in piedi un’indagine per verificare se l’ospitalità data a una famiglia curdo-iraniana nella propria abitazione da Franchi e Fornasir sia stata fatta a scopo di lucro. Per acclarare se gli imputati che ogni giorno curano ferite, piaghe, forniscono cibo, vestiti e solidarietà a profughi e migranti provenienti dalla rotta balcanica, siano in combutta con organizzazioni di passeur per “guadagnare” sui profughi che soccorrono. Ospitare profughi in casa propria diventa reato. L’indagine intende colpire chi quotidianamente si dedica al soccorso al volontariato. Un tempo Lorena e Gian Andrea li avremmo applauditi, la solidarietà ci avrebbe commosso fino alle lacrime, oggi assistiamo a un impoverimento umano per il quale pare non esserci vaccino.

25 luglio

27 luglio

  • Avvenire – I guardacoste minacciano Sea Watch di arresto in acque internazionali. Nuovo attacco da Tripoli contro le navi umanitarie: “Pronti a usare ogni mezzo”. Poi via radio rivendicano che quelle acque sono una “zona esclusiva” (SAR – search and rescue – ricerca e soccorso)

28 luglio

  • Pressenza – Oggi ricorre il 70° anniversario della Convenzione del 1951 sui Rifugiati, un trattato internazionale fondamentale, ma alla prova dei fatti, strumento di tutela insufficiente o inascoltato. 70 anni fa veniva definitivamente affermato il principio del non-refoulement: nessun rifugiato può essere respinto verso un Paese in cui la propria vita o libertà possano essere seriamente minacciate. Un principio ogni giorno violato dall’Italia e dall’UE.

29 luglio

  • Adista Notizie n. 29 – Siria: il 29 luglio del 2013 il rapimento di Paolo Dall’Oglio, monaco odiato dal regime e dall’Isis – Già prima dell’inizio della rivoluzione siriana Dall’Oglio spiegava che il fondamentalista è colui che crede che al di fuori della propria verità ci sono solo false credenze e quindi una falsa umanità. Era il suo modo di presentare, a tutti i credenti e non credenti, una certezza che oggi troviamo affermata in un’enciclica, Fratelli tutti.
  • Avvenire – Il racconto di un rifugiato siriano, fuggito nel 2015. Mesi di viaggio verso la rotta balcanica: «I volontari? Sono stati importanti per me. Non solo per il cibo, ma per la forza che ti danno, ti fanno capire che la tua vita ha un valore. E così io ora faccio il volontario, per la Croce Rossa». Il racconto è anche una testimonianza della notte in carcere con abuna – padre Paolo Dall’Oglio «Ero infermiere a Raqqa… una sera mi hanno arrestato… Poi portarono un altro prigioniero. Era Paolo…».

30 luglio

  • Associazione Carta di Roma – I mega-campi con cui l’Europa confina i migranti in Bosnia. Dal 2018 a oggi l’Ue ha speso circa 100 milioni di euro per finanziare “campi di confinamento” in Bosnia ed Erzegovina, dove trattenere i profughi. Una strategia che si affianca ai respingimenti portati avanti dalle autorità croate, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine italiane impegnate al confine italo-sloveno.
  • Il manifesto – Carcere, un detenuto su sei in attesa del primo giudizio – «Un detenuto su sei in attesa del primo giudizio, uno su tre in custodia cautelare. Uno su quattro è tossicodipendente, uno su tre entra in carcere per violazione delle leggi sulle droghe». La fotografia della popolazione e delle condizioni carcerarie scattata dall’Associazione Antigone
  • Avvenire – Tratta, ferita da sanare ora – Lungo le rotte della tratta si consumano tragedie, l’Occidente opulento si volta dall’altra parte. Le vittime dello sfruttamento sono le indifese e gli indifesi, come la ragazza ricattata per prostituirsi, il bracciante agricolo che rischia la vita a temperature killer, il minore costretto a mendicare, le colf e lavoratrici in nero, i manovali senza documenti nei cantieri…
  • Avvenire – Nuovo sbarco in Calabria. Barca a vela con 95 persone soccorsa dalla Gdf. L’ennesimo sulla rotta turca, quella dimenticata.
  • Avvenire – A 5 anni affoga nel tentativo di entrare in Croazia dal fiume. Si tratta di un bimbo afghano profugo con la famiglia: cercavano di passare il confine dalla Bosnia-Erzegovina.
  • Il manifesto – una vittima esemplare del mondo alla rovescia – la sera del 20 luglio a Voghera un uomo con la pistola ha ucciso un uomo senza la pistola. Dalla parte del grilletto, Massimo Adriatici: professionista affermato, esponente della destra di governo, titolare di una carica istituzionale. Dalla parte della canna, Youns El Boussettaoui: migrante senza lavoro, privo di dimora, mentalmente disturbato. In un mondo normale, il primo avrebbe dovuto prendersi cura del secondo, in forza del dovere istituzionale di garantire la sicurezza che manca a chi vive la propria esistenza in balìa della fame, delle intemperie, delle malattie; nel mondo anomalo in cui viviamo, gli ha invece inflitto la più radicale delle insicurezze: lo ha privato della vita.

31 luglio

  • 31.7.1566 muore il frate domenicano e vescovo del Chiapas, Bartolomé de Las Casas
  • Alarm Phone – Ritorno forzato di 120 persone in Libia. Ci ha chiamato una barca in pericolo in acque internazionali. A bordo anche una donna incinta e persone con ferite da proiettile, col terrore di tornare in Libia. Abbiamo perso i contatti e scoperto che sono stati presi dalla guardia costiera libica.
  • ResQ – Pronta a salpare la nave umanitaria ResQ voluta dalla società civile. Un anno per raccogliere i fondi necessari a mettere in mare una nave umanitaria e soccorrere i migranti nel Mediterraneo. Sembrava un’impresa impossibile. Eppure migliaia di cittadini italiani hanno risposto all’appello dell’associazione ResQ – People saving people e si sono uniti per contrastare la cultura dell’indifferenza e dire basta allo stillicidio di vite umane. Oggi la nave è pronta e a giorni salperà per il Mediterraneo per intercettare e aiutare migranti in difficoltà.
  • Muri d’Europa. Completato il muro di recinzione di 40 chilometri tirato su al confine tra Turchia e Grecia per impedire gli attraversamenti dei profughi

1 agosto

  • Adista – Nove suore Scalabriniane nel campo profughi di Lesbo per aiutare le migliaia di persone provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa che sperano di arrivare in Europa ma sono lì trattenute. L’Unione europea ha investito quest’anno 276 milioni di euro per fortificare i campi delle isole greche.
  • Pressenza – Il Marocco erige recinzioni alla frontiera di Ceuta e mantiene i suoi impegni con l’UE – Dal 2018 l’Unione Europea ha dato 343 milioni di euro di aiuti al Marocco in cambio di un controllo dell’immigrazione.

2 agosto

  • 2.8.1980 – Strage fascista alla stazione di Bologna.
  • Il fatto quotidiano – SeaWatch e Ocean Viking salvano più di 800 naufraghi ma sono ancora senza un porto per l’approdo. Tra i sopravvissuti molte donne e minori. Il più giovane naufrago ha soltanto tre mesi. AlarmPhone comunica che altre 500 persone si trovano su cinque imbarcazioni in difficoltà senza che le due navi, ormai piene al massimo della capacità, possano intervenire per salvarle. Appello al governo dell’Arcivescovo di Palermo, Lorefice per salvarle.
  • Adista – Oggi la giornata del Porrajmos, il genocidio di rom e sinti per mano dei nazisti, noto come Porrajmos (divoramento). Nella notte tra il 2 e il 3 agosto 1944 circa tremila gitani furono massacrati dalle SS nel lager di Auschwitz Troppi silenzi sulla strage dei sinti e dei rom compiuta dai nazisti. Cinquecentomila vittime.

4 agosto

  • 4.8.1974 – Strage fascista sul treno Italicus.
  • Avvenire – Ecco l’orrore del Mediterraneo di Nello Scavo – Il video drammatico (visibile su avvenire.it) di tre donne in mare e un bimbo morto: la testimonianza terribile di quello che accade a poche miglia da noi ma non si vuol vedere. ‘Vite a perdere’ di cui non si sa nulla. Le immagini non hanno data né luogo ma raccontano di uno dei tanti barconi che si inabissano.
  • Avvenire – Dopo l’allarme arrivano le motovedette Oltre 400 persone salvate – «Le autorità italiane, maltesi, europee sono ancora in tempo. Oltre 400 vite nel cuore del Mediterraneo aspettano di essere salvate», così l’arcivescovo di Palermo ha chiesto a gran voce di intervenire. Appello ascoltato, 424 persone sono state portate in porto dalle motovedette italiane di Capitaneria di porto e Guardia di finanza.
  • Altre 800 persone, 553 sulla Ocean Viking e 257 sulla Sea Watch 3, restano in mare in attesa di conoscere un porto dove approdare.