Se tocchiamo gli armamenti, il sistema va in crisi
Sappiamo che una delle principali cause delle migrazioni sono i conflitti e le guerre. Attualmente in ben 23 Paesi. Le guerre hanno bisogno di armi e proprio sulle guerre le industrie del settore fanno affidamento per i propri guadagni. E di fronte al profitto non ci sono scrupoli nell’esportazione di materiale bellico, spesso aggirando le previsioni della legge 185/90 che disciplina l’export militare.
Dice Alex Zanotelli in un editoriale pubblicato su Nigrizia di ottobre che bisogna finirla di parlare di pace. Bisogna fare pace. E indica due iniziative, due strumenti concreti da promuovere rapidamente e con decisione.
La prima “chiudere i porti alla guerra”. Nel giugno 2020, la ribellione dei portuali di Genova che impedirono l’imbarco di armi su una nave dell’Arabia Saudita. Lo stesso è poi avvenuto nel dicembre 2020. Anche in altri porti italiani, La Spezia, Livorno, Ferrara, Napoli ed europei, Marsiglia, Bilbao in Spagna, i lavoratori portuali hanno aderito a questo movimento “chiudere i porti alla guerra”.
La seconda “campagna banche armate”. Chiudiamo i conti aperti presso le banche che supportano il commercio delle armi. Da più anni si parla di questa iniziativa ma ancora non si è diffusa come meriterebbe. Sappiamo che le banche che danno il maggior supporto all’export delle armi sono: Gruppo Unicredit, Intesa Sanpaolo, Deutsche Bank.
Diario dal 20 ottobre
20 ottobre
- ASGI – La Diaconia Valdese denuncia le prassi illegittime delle questure. Realizzato un monitoraggio per analizzare le problematiche affrontate dagli stranieri nel rapporto con le Questure: il riconoscimento della Protezione Speciale, la presentazione delle domande di Protezione Internazionale, le pratiche di emissione/rinnovo dei permessi di soggiorno.
- ASGI – Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, è accusata di aver respinto illegalmente nel 2016 dalla Grecia alla Turchia una famiglia siriana con 4 bambini da 1 a 7 anni. E’ la prima volta che Frontex è ritenuta responsabile davanti al Tribunale dell’UE per aver deportato illegalmente delle persone.
- ASGI – il Tribunale di Napoli ha condannato il comandante della nave Asso 28, per aver ricondotto in Libia oltre cento persone soccorse in mare. Sentenza storica. E’ la prima volta che il capitano di un’imbarcazione privata viene condannato per aver eseguito un respingimento di persone verso la Libia.
- Internazionale – La criminalizzazione dei migranti passa per l’accusa di essere scafisti di Annalisa Camilli – Una nuova analisi sugli arresti dei migranti rivela che dal 2013 più di duemila persone sono state arrestate con l’accusa di essere scafisti: inchieste frettolose e approssimative che però hanno portato a pene molto severe.
- Internazionale – Ai palestinesi viene impedito anche di raccogliere le loro olive di Amira Hass, Haaretz, Israele. Da quando è cominciato il raccolto, ci sono stati molti attacchi contro i contadini palestinesi da parte di coloni ebrei, I soldati israeliani fingono di non vedere o addirittura aiutano gli aggressori
21 ottobre
- Avvenire – Archiviazione per Sea Watch – Al capolinea le indagini sulle Ong di Nello Scavo – Si è chiusa l’indagine della procura di Agrigento a carico della nave sequestrata a Lampedusa dopo un salvataggio nel maggio 2019. “I soccorritori agiscono, infatti, perché costretti dalla necessità di salvare le persone che si trovano a bordo delle precarie imbarcazioni con le quali effettuano le traversate nel mar Mediterraneo”
- Libero l’ex assessore di Voghera che lo scorso 30 luglio uccise con un colpo di pistola l’immigrato marocchino Youns El Boussettaoul.
- La Stampa – I suicidi quotidiani nel Cpr di Torino di Luigi Manconi – Nati per rimpatriare gli irregolari, si sono trasformati in centri di detenzione oltraggiosi per la dignità delle persone. Sono 10 in Italia, tutti nelle stesse condizioni, tutti da chiudere. una persona può essere detenuta nei Cpr per mesi pur non avendo commesso alcun reato.
22 ottobre
- A Torino, quattordicenne picchiata: “scimmia con la pelle nera, muori”
- il 22.10.2009 è morto Stefano Cucchi per mano dello Stato che avrebbe dovuto tutelarlo-
23 ottobre
- La Stampa – Non finanzieremo muri. Ma l’accoglienza profughi sparisce dall’agenda UE. Gli aiuti ai Paesi di origine si trasformano in disputa sulle barriere. nei precedenti vertici i leader avevano sin qui sempre discusso della solidarietà legata all’accoglienza, oggi invece dibattono se finanziare con la cassa comune i muri che stanno spuntando ai confini della Fortezza Europa. Un’evoluzione piuttosto significativa.
24 ottobre
- Avvenire – La Sea Watch 3 è giunta a Pozzallo. A bordo 406 migranti tra cui 109 minori non accompagnati: “Sono esausti”
- Avvenire – Profughi afghani nella terra di mezzo. Rifiutati da tutti tra l’Iran e la Turchia. Il viaggio dall’Afghanistan costa 25 milioni di rial, circa 500 euro, da pagare in anticipo, alla partenza. Quello che capita nel mezzo non importa ai trafficanti. Le autorità turche stanno respingendo i richiedenti asilo in maniera sommaria. I soldati turchi li picchiano fino a fratturarne le ossa. Abusi e angherie già raccontati lungo altre rotte e su altre frontiere. Per gli afghani anche solo affacciarsi oltre confine resta un’impresa.
- il Papa: Basta respingimenti. I rifugiati in Libia sono vittime di violenza disumana, detenuti in veri e propri lager. «Esprimo la mia vicinanza alle migliaia di migranti, rifugiati e altri bisognosi di protezione in Libia. Non vi dimentico mai, sento le vostre grida e prego per voi»: e, a proposito dei campi libici: «Quanto soffrono coloro che sono respinti! Ci sono dei veri lager lì». «Occorre porre fine al ritorno dei migranti in Paesi non sicuri e dare priorità al soccorso di vite umane in mare con dispositivi di salvataggio e di sbarco prevedibile, garantire loro condizioni di vita degne, alternative alla detenzione, percorsi regolari di migrazione e accesso alle procedure di asilo. Sentiamoci tutti responsabili di questi nostri fratelli e sorelle, che da troppi anni sono vittime di questa gravissima situazione».
- il manifesto – Erdogan caccia 10 ambasciatori – Colpevoli di aver firmato un appello per il rilascio del filantropo dissidente Osman Kavala detenuto da oltre 4 anni. L’Italia non aveva firmato. Forse impegnata in un dialogo con la Turchia sullo sfruttamento delle risorse del sottosuolo turco. Il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli: «Segno della deriva autoritaria del governo turco». Ankara si pone in modo sempre più antagonista rispetto a Bruxelles e Washington, e rafforza l’alleanza con Mosca. Sul fronte interno c’è una continua degradazione di diritti e libertà.
25 ottobre
- Nel porto di Trapani è arrivata la nave Aita Mari della Ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario con 105 migranti salvati al largo della Libia
- Avvenire – Basta retate e violenze. Rastrellati di notte casa per casa, imprigionati in condizioni disumane, picchiati, presi a fucilate in caso di fuga, circa 3 mila profughi eritrei sono accampati davanti ad un centro dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Presidio di eritrei all’ambasciata libica a Roma per sollecitare una evacuazione umanitaria dalla Libia.
26 ottobre
- Avvenire Quelle complicità con Tripoli dei nostri governi occidentali di Nello Scavo – Domenica papa Francesco ha usato un argomento che le cancellerie europee preferirebbero non si citasse mai: «Respingimenti». Pratica inaugurata dall’Italia, con un ‘memorandum d’intesa’ con Tripoli.
- Medici senza frontiere – la nave Geo Barents con 367 naufraghi a bordo, quasi la metà bambini e minori, chiede urgentemente l’indicazione di un porto sicuro. Onde alte tre metri e un uragano in arrivo.
27 ottobre
- Medici senza frontiere – la Geo Barents ha avuto l’autorizzazione per lo sbarco nel porto di Palermo dei 367 naufraghi a bordo.
Giovedì 28.10 ore 16.30
Intitolazione del giardino Maragliano–San Jacopino a Samb Modou e Diop Mor vittime dell’odio fascista e razzista
Sabato 30 ottobre, ore 10-18
ricordiamo Enzo Mazzi a dieci anni dalla morte
l’attualità del pensiero di Enzo
ex baracche verdi – via degli Aceri, 1 – Isolotto
Sabato 6 e 7 novembre a Riace
manifestazione nazionale
abbracciamo Riace e Mimmo Lucano
#iostoconMimmo