“Sono persone”
L’8 agosto di trent’anni fa l’arrivo a Bari della Vlora con 20mila albanesi a bordo. Furono portati in uno stadio e poi rimpatriati. Il 10 agosto don Tonino Bello corre al porto di Bari, e poi allo stadio. Quel che sta accadendo lo sconvolge e lo indigna. Sul petto porta la croce di legno e si fa largo a fatica fra gli agenti e la folla vociante; chiede ingenuamente se ci sono i ministri dell’Interno e della Protezione Civile; ma non c’è neppure un responsabile o un medico. Torna, allora, a Molfetta, e scrive per Avvenire un lungo articolo: «Le persone – si legge nel suo pezzo vibrante – non possono essere trattate come bestie, prive di assistenza, lasciate nel tanfo delle feci, mantenute a dieta con i panini lanciati a distanza, come allo zoo, senza il minimo di decenza in quel carnaio greve di vomiti e di sudore; forse come credenti avremmo dovuto levare più forte la nostra condanna ed esprimere con maggiore vigore la nostra indignazione. Sono sconfitti e umiliati gli albanesi; sconfitti e umiliati anche noi, perché costretti a sperimentare ancora una volta come la nostra civiltà, che nella sbornia di retorica si proclama multirazziale, multietnica e multireligiosa, non sa ancora dare quelle accoglienze che hanno sapore di umanità…».
Diario dal 4 agosto
4 agosto
- Cantiere Casa Comune – Oggi a Riace il digiuno di giustizia con padre Alex Zanotelli che ogni mese si svolge davanti a Montecitorio.
- Amnesty International – Una china pericolosa per i diritti umani: il caso Iuventa – L’Italia ha creato un ambiente ostile per i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile che svolgono missioni di soccorso in mare, con l’obiettivo di ridurre il numero di persone che raggiungono l’Europa in cerca di protezione o di una vita migliore. Il procedimento penale nei confronti dell’equipaggio della Iuventa corrisponde alla volontà di dissuadere i difensori dei diritti umani dall’assistere rifugiati e migranti in mare.
5 agosto
- Avvenire – La grande fuga dall’Afghanistan (abbandonato) è appena iniziata di Nello Scavo – In Siria due milioni di sfollati ammassati nei campi nella regione di Idlib fuori dal controllo governativo e a ridosso del confine con la Turchia, stanno affrontando un’altra estate torrida. Gli ultimi 300 li hanno bloccati ieri i gendarmi di Erdogan. Erano nascosti in un Tir che arrivava dal deserto iraniano. Almeno duemila sono stati fermati e denunciati negli ultimi giorni. La grande fuga è solo all’inizio. Il ritiro delle forze alleate dall’Afghanistan e l’avanzata dei talebani sta offrendo una sola scelta ai profughi fuori dal Paese e ai civili tornati nella morsa: dirigersi verso l’Europa. Per scoraggiare gli attraversamenti viene praticata la «separazione delle famiglie e dei minori dai propri genitori», mentre si ripetono le espulsioni collettive.
- Avvenire – A Lesbo fra i “dimenticati” dall’Ue – Oltre 4mila profughi bloccati nel campo di Kara Tepe, il più grande dell’Ue, in attesa di un pezzo di carta che non arriva mai. «Aspettare, aspettare, aspettare». La disperazione è una sfida da sconfiggere ogni giorno, i tentativi di suicidi riguardano anche i minori. Se l’Europa volesse, la soluzione ci sarebbe: i corridoi umanitari.
6 agosto
- Il manifesto – Dopo Hiroshima la minaccia resta ancora atomica, altro che green di Angelo Baracca – Il 6 agosto di 76 anni fa alle 8,15 del mattino la prima bomba atomica sul Giappone inceneriva all’istante la città di Hiroshima e 140 mila dei suoi abitanti, 3 giorni dopo la stessa sorte toccò a Nagasaki (un totale di più di 300 mila vittime, per le conseguenze successive). Poi ebbe inizio la guerra fredda con la folle corsa agli armamenti. L’Italia è il paese della Nato che ospita il numero più alto delle circa 120 testate americane B-61 schierate in Europa (circa 40 dal più recente aggiornamento nella base Usa di Aviano e in quella italiana di Ghedi). La minaccia di una guerra nucleare non solo non è tramontata, ma è resa sempre più grave dalle innovazioni tecnologiche: la fallibilità degli operatori umani ha alimentato lo sviluppo esasperato di sistemi di controllo automatizzato, la pericolosissima illusione che la macchina sia infallibile: la macchina non è suscettibile di riflessione critica e di ravvedimento, e questo può condurre al disastro. Lottiamo per il disarmo.
- il manifesto – «A bordo migranti feriti e disidratati. Serve subito un porto» – le navi Viking e SeaWatch 3 sono tuttora in attesa di un porto dove approdare e far scendere gli oltre 800 naufraghi salvati in più operazioni nel Mediterraneo. Disidratati, feriti, traumatizzati. Tra i naufraghi salvati ci sono persone che hanno perso i sensi, che hanno ferite infette, che hanno bisogno di cure mediche immediate. C’è un neonato di tre mesi, eppure continuano a essere tutti tenuti in un limbo, ingiusto e ingiustificato.
- il manifesto – Sgomberata l’ex dogana di Claviere – «Stamattina alle 6 ci siamo svegliati con i colpi di carabinieri, polizia e pompieri che distruggevano le barricate», hanno scritto a caldo gli occupanti dell’ex dogana di Claviere, in Alta Val di Susa, a due passi dal confine francese. «Cercano così di annullare la solidarietà spontanea e diretta su questa frontiera infame. Resistiamo, raggiungeteci. Incontriamoci dopo l’ultimo tunnel al primo parcheggio del paese», hanno aggiunto sui canali social. Gli attivisti No Border sono stati sgomberati ieri, all’alba, dalle forze dell’ordine. Quell’edificio lo avevano occupato solo pochi giorni fa, il 31 luglio, per dare assistenza ai migranti che tentano di passare il confine.
- Bambino palestinese ucciso – un video reso pubblico dalla ong israeliana B’Tselem mostra il momento dell’uccisione del 12enne Mohammed al-Alami nella Cisgiordania occupata ed incastra i soldati israeliani.: “Non c’era ragione per aprire il fuoco”.
7 agosto
- “Sea Watch 3 è in rotta verso Trapani, il porto che ci è stato finalmente assegnato. Dopo una notte particolarmente dura a bordo, anche a causa delle condizioni del mare, le 257 persone che abbiamo soccorso sono felici di sapere che potranno presto sbarcare”. Ocean Viking ancora in alto mare.
il manifesto – Bruxelles gela Roma: Niente vertice sui migranti in Italia. - Avvenire – Naufragio alle Canarie: 42 dispersi. Nella tragedia anche 8 bambini.
- ResQ – People saving people – 𝗦𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲! Questa mattina la ResQ People ha lasciato il porto di Burriana per la sua prima missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale.
- (ore 16) Sos Mediterranee twitter – Sollievo per i 549 sopravvissuti sulla Ocean Viking; domani sbarcheremo a Pozzallo in Sicilia.
8 agosto
- Sos Mediterranee twitter – Questa mattina la Ocean Viking ha attraccato nel porto di Pozzallo.
- La Stampa – Quegli invisibili che cambiano identità nei boschi del Carso – Afghani, pachistani, siriani, iraniani… Spesso famiglie intere. Hanno attraversato Grecia, Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria. Un esodo spesso in mano alle organizzazioni criminali di passeur. Trieste è l’approdo. Diventare invisibili. Per questo, abbandonano per terra, nel bosco, tutto ciò che si sono portati dietro nei mesi di cammino, tutta quella sofferenza incrostata negli abiti, negli oggetti. Nessuno di loro potrà mai tornare in quei panni…